Parte la bonifica delle Reggiane

Parte la bonifica delle Reggiane

Ci siamo. La bonifica delle Officine Meccaniche Reggiane muove i primi passi. I lavori consistono in interventi di bonifica, ripristino ambientale e messa in sicurezza permanente del suolo e del sottosuolo, un’opera complessa, propedeutica e funzionale all’intervento di riqualificazione. Il Piano di caratterizzazione e bonifica ambientale dell’area è stato preventivamente approvato dalla Provincia di Reggio Emilia, dall’Arpa e dall’Ausl dopo una accurata fase di indagine e analisi conoscitiva, ed è stato posto a base della gara d’appalto, pubblicata a luglio per un importo di 3 milioni di euro e vinta dall’ATI (associazione temporanea d’impresa) costituita da Unirecuperi srl di Reggio Emilia, Garc srl di Carpi e Nial Nizzoli srl di Correggio.

Come si procederà? Bisogna “affettare” i terreni in orizzontale, strato dopo strato, per poi stoccare temporaneamente i materiali in uno dei capannoni dove verranno rianalizzati e suddivisi per tipologie prima di essere smistati nelle discariche o riutilizzati. Tutto ciò anche per criteri di economicità: separare gli inquinanti consente di smaltirli a costi inferiori. Tra le opere già completate, la rimozione delle cisterne di calcestruzzo sotto le quali si sono depositati gasolio, morchie, nafta e altri idrocarburi.

La bonifica riguarda 60 mila metri quadrati: una minima parte dell’area che si estende su una superficie di 26 ettari, ma va detto che ampie zone non hanno affatto bisogno di risanamento ambientale, perché le lavorazioni industriali erano concentrate in settori ben precisi.