Il Parco Innovazione si amplia

Il Parco Innovazione si amplia

IL PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA SI ESTENDE AI CAPANNONI 15 A/B/C E AL QUARTIERE SANTA CROCE

Il Consiglio Comunale di Reggio Emilia ha approvato la Variante alla programmazione del Piano Operativo Comunale vigente, finalizzata all’ampliamento del Programma di riqualificazione urbana (PRU) dell’area Reggiane-quartiere Santa Croce. L’approvazione della Variante è il presupposto alla progettazione definitiva degli interventi di rigenerazione finanziati con il contributo governativo (18 milioni di euro) ottenuto da Reggio Emilia attraverso il Bando nazionale aree urbane e periferie promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

La Variante al PRU amplia i contenuti e il perimetro degli interventi ai Capannoni 15A (l’edificio parallelo alla ferrovia storica, ben visibile dalla stazione centrale, con la scritta ‘Reggiane’), 15B e 15C (sistemati perpendicolarmente al primo, formando una cortina continua a est dell’area del Parco Innovazione). Saranno oggetto di riqualificazione architettonica e funzionale ed ospiteranno, l’Archivio storico delle Officine Reggiane, l’academy aziendale di Iren, nonché nuove aziende e servizi alle imprese e alle persone.

Vengono inoltre ricompresi nel piano degli interventi il riuso di diversi immobili su viale Ramazzini, via Gioia, via Veneri e, quale opera prioritaria, la riapertura del passaggio a livello su viale Ramazzini.

Contestualmente all’adozione della Variante, il Consiglio comunale ha approvato anche la realizzazione, da parte della Società di trasformazione urbana “Reggiane”, di nuove opere di urbanizzazione a servizio delle aziende che si insedieranno già nel 2018 nel Capannone 18.

Con i Capannoni del gruppo 15, entrano nel PRU complessivamente ulteriori 45.000 metri quadrati e la superficie complessiva del Parco Innovazione passa dagli attuali 103.000 a 148.000 metri quadrati, incrementando sensibilmente l’apporto alla qualità urbana dell’area e del quartiere: l’ambito oggetto di rigenerazione urbana da parte della Stu è infatti ora pari al 50% dell’intera area delle ex Officine Reggiane.

Obiettivo ulteriore è passare “dalla fabbrica al quartiere” ricomprendendo gli ambiti del progetto di ‘Riuso’ temporaneo nel quartiere Santa Croce, ovvero insediamenti produttivi dismessi tra via Gioia, viale Ramazzini e via Talami per i quali si è già entrati nella fase della realizzazione effettiva, con l’affidamento degli incarichi ai progettisti, per la riqualificazione architettonica e funzionale degli edifici.

Sono oltre 10 i progetti specifici in cantiere, dedicati a servizi culturali, educativi, sportivi e assistenziali, nel segno della rigenerazione urbana, della coesione e dell’innovazione sociale, che trovano spazio, oltre che nel Capannone 15A, in altri sette importanti immobili del Quartiere Santa Croce.

Si tratta in particolare degli ex Magazzini logistici di via Gioia 24 e di via Gioia 22/A, B e C, dell’ex Mangimificio Caffarri di via Gioia 4, dell’ex discoteca Maffia di viale Ramazzini 35 e dell’ex Deposito ferroviario di via Talami 7.

Il quartiere è al centro dell’azione di rigenerazione anche per quanto riguarda i collegamenti con il resto della città.

Un notevole incremento degli standard di fruibilità è infatti previsto con la riqualificazione di alcune strade di Santa Croce: il tratto est di viale Ramazzini (il cosiddetto “braccio storico” interno alle ex Officine Reggiane), via Gioia, via Talami e via Veneri (tratto sud) e la riapertura del passaggio a livello di viale Ramazzini.

Proseguono inoltre, senza sosta e nei tempi stabiliti, i lavori del cantiere per la riqualificazione di piazzale Europa, destinato a divenire piazza del quartiere, area di connessione fra Santa Croce e i quartieri limitrofi e ingresso al Parco Innovazione.

Il Pru Reggiane-Santa Croce raggiunge così una dimensione di investimento complessiva stimabile in 50 milioni di euro, costituita fra l’altro dal contributo richiesto al Bando aree urbane e periferie del valore di 18 milioni di euro e dal cofinanziamento da parte di soggetti pubblici e privati per un importo di circa 29 milioni di euro: esso rappresenta uno dei maggiori investimenti sul territorio degli ultimi decenni, funzionale ad un nuovo modello di sviluppo produttivo e tecnologico, al passo con gli hub europei.